Gli esami di diagnostica per immagini possono utilizzare differenti tecnologie, ciascuna indicata per uno scopo specifico e in base alla parte del corpo da analizzare. Presso il nostro istituto, eseguiamo le seguenti tipologie di imaging:

1. Diagnostica tramite radiazioni: utilizzata in esami come radiografie e tomografia computerizzata (TC), è ideale per osservare dettagli delle ossa e di altri tessuti. Tra le varianti disponibili, includiamo anche la tomografia a emissione di positroni (PET), che consente una visione più approfondita delle funzioni corporee.
2. Diagnostica tramite campi magnetici: in esami come la risonanza magnetica per immagini (RMI), i campi magnetici permettono di ottenere immagini dettagliate dei tessuti molli e degli organi interni senza l’utilizzo di radiazioni. La risonanza è particolarmente indicata per diagnosticare problemi a livello cerebrale, muscolare e delle articolazioni.
3. Utilizzo di mezzi di contrasto: in alcuni casi, per migliorare la visibilità di organi o tessuti specifici, vengono utilizzati mezzi di contrasto. Queste sostanze, somministrate per via orale, endovenosa o rettale, delineano le aree da analizzare per offrire immagini più chiare e dettagliate.

A cosa serve la diagnostica per immagini e in quali casi è indicata?

La diagnostica per immagini viene utilizzata in numerosi contesti clinici, tra cui:

• Diagnosi precoce di patologie: l’imaging aiuta a identificare tempestivamente disturbi come infezioni, tumori, problemi circolatori e anomalie organiche.
• Monitoraggio post-diagnosi: una volta identificata una patologia, il medico può utilizzare la diagnostica per immagini per verificare la risposta del paziente al trattamento e il decorso della malattia.
• Esplorazioni preventive: gli esami di imaging sono spesso raccomandati anche a scopo preventivo, per individuare condizioni mediche asintomatiche e prevenire eventuali complicazioni.